sabato 15 marzo 2014

Estratti fatti in casa

Premessa: Prima di utilizzare le piante nelle preparazioni, è importante studiare bene le loro caratteristiche. Non tutte le piante possono essere utilizzate in ambito cosmetico ed alcune possono avere anche importanti controindicazioni. Prestare particolare attenzione a persone che hanno malattie o sono in stato di gravidanza.
Bisogna sapere in quale periodo dell'anno è possibile raccogliere la pianta per sfruttarne al massimo le proprietà e inoltre si deve capire quali sono i principi attivi idrosolubili o liposolubili della pianta per poter scegliere il metodo più adatto per estrarli (così da poterli sfruttare). Non sempre si può utilizzate tutta la pianta: a volte solo la radice, a volte le foglie, a volte i fiori o i frutti.
Qui di seguito descriverò brevemente alcuni metodi da poter effettuare estratti in casa, omettendo la descrizione di altri tipi di estratti che non si possono fare in casa. Mi soffermerò solo su ciò che interessa la parte cosmetologica, per cui eviterò di parlare dell'uso degli estratti per via interna.
Le altre Cosmesi
Descrizione: l'estratto si ottiene per percolazione e concentrazione. Gli infusi, i decotti e le tinture  (rapporto droga/estratto 1:5) in realtà non sono dei veri e propri estratti. Lo sono invece gli estratti glicolici e glicerici (rapporto droga/estratto 1:1), estratti oleosi (rapporto droga/estratto 2:1), estratti molli (rapporto droga/estratto 1:2) e gli estratti secchi (rapporto droga/estratto 3:1 e più) in quanto ottenuti con l'utilizzo di solventi e con percolazione. In cosmesi sono preferibili gli estratti con maggiore titolazione (più concentrati) e minori solventi. Ho già parlato ampiamente degli oleoliti e degli oli essenziali.
Infuso: si prepara versando acqua bollente sopra la pianta essiccata (radici, foglie o i fiori). Si possono usare anche più piante in sinergia tra loro. Si lascia riposare per 10-15 minuti chiudendo con un coperchio e si filtra.
Decotto: si prepara utilizzando la pianta essiccata (radici, foglie o i fiori). Si possono usare anche più piante in sinergia tra loro. Questa preparazione non va fatta con piante che contengono principi attivi volatili. Si procede mettendo la pianta in acqua fredda e portandola ad ebollizione. Una volta che comincia a bollire si spegne e si fa raffreddare. Si procede quindi al filtraggio.

Estratto Fluido (e idroalcolico - EF): si prepara attraverso la macerazione della pianta essiccata (radici, foglie o i fiori) in un composto formato in genere per metà da acqua e per metà da alcool (almeno il 20% per dare stabilità) oppure soltanto acqua. La gradazione dell'alcool andrebbe calcolata a seconda della pianta scelta. Si lascia macerare per un periodo di tempo (anche questo può variare) e si procede con il filtraggio. Non ha bisogno di conservante in quanto l'alcool funge come tale. Si preparano con un rapporto droga/solvente di 1:1.
Manuale delle preparazioni erboristiche
Estratto Secco (ES): non è la pianta secca, come potrebbe sembrare dal nome. Si procede polverizzando la droga secca, bagnandola con solvente per 12 ore, per macerazione tramite percolatore oppure si parte in dall'estratto fluido. Si recupera il materiale che si deposita sul fondo (ovvero quello che noi andremo a scartare filtrando l'estratto fluido). Si fa seccare e si polverizza. Questo tipo di estratto è molto più concentrato di quello fluido.
Estratto Molli (EM): sono simili agli estratti secchi ma hanno un aspetto semi-solido.
Tintura Madre (estratto idroalcolico - TM): si prepara attraverso la macerazione di 5-10 giorni della pianta essiccata (radici, foglie o i fiori) in un composto formato in genere per metà da acqua e per metà da alcool. La gradazione dell'alcool andrebbe calcolata a seconda della pianta scelta. Si lascia macerare e si procede con il filtraggio. Si può fare un doppio passaggio utilizzando metà solvente con la droga, filtrando e conservando il prodotto ottenuto e ripetendo la cosa con la droga già utilizzata. Non ha bisogno di conservante in quanto l'alcool funge come tale. Si preparano con un rapporto droga/solvente di 1:5 oppure 1:10. Si può ottenere anche diluendo l'estratto fluido.
Manuale delle preparazioni erboristiche
Estratto Glicolico (EG): si prepara utilizzando la pianta fresca o secca e si lascia a macerare per 21 giorni o digerire macerando a caldo a 35-60° con tempi più brevi in un composto formato da 50% di acqua e 50% di glicerina ottenendo un prodotto idroglicolico (estrae gli attivi idrofili della pianta) oppure 100% glicerina per ottenere un prodotto glicolico. Si preparano con un rapporto droga/solvente di 1:2.
Macerato Glicerinato (MG - gemmoderivato): si prepara utilizzando la pianta fresca (sopratutto gemme e parti embrionali) e si lascia a macerare in un composto formato da 50% di alcool e 50% di glicerina. Si può preparare in due fasi lasciando macerare le gemme per 4-5 giorni in alcool. Successivamente si aggiunge glicerina in parti uguali e si lascia il composto in macerazione per altri giorni. Il rapporto tra droga/solvente è di 1:20. Successivamente viene diluito in proporzioni finali tra pianta e solventi devono essere di 1:9 (una parte di pianta e nove di solventi, acqua, alcool e glicerina). Si procede al filtraggio dopo aver pressato bene i tessuti. Per uso interno si procede ad ulteriore diluizione attraverso aggiunta di glicerina.
Ottime le tabelle su "Manuale delle preparazioni erboristiche" e "Manuale delle preparazioni galeniche"