domenica 8 settembre 2013

Oleoliti

Cosa sono: sono dei concentrati oleosi ottenuti dalla macerazione di alcuni vegetali in un olio vegetale che funge da veicolo. Già nell'antichità venivano usati come prodotti lenitivi e protettivi. Si usano diversi tipi di oli vettori a seconda dell'utilizzo che si farà poi dell'oleolito. L'olio di oliva viene usato per eccellenza perchè è ricco di tocoferoli antiossidanti e aiutano ad evitare l'irrancidimento dell'oleolito. Si può usare anche l'olio di girasole (o di altri semi), più economico e anch'esso ricco di vitamina E. Invece oli di sesamo, lino, cartamo e cotone si usano per oleoliti da massaggio perchè tendono a scaldare la muscolatura. Ottimo anche l'olio di mandorle dolci. Possono essere anche colorati (urucum, mallo di noce, ecc.).

Oleoliti
Come si fanno: ogni vegetale può essere trattato in modo diverso e esistono anche diversi metodi di preparazione. Per quanto riguarda i fiori tipo calendula, margherita, iperico, lavanda, ecc. è preferibile fare un oleolito con fiori freschi. E' fondamentale precisare che per certi oleoliti è necessario usare solo la pianta fresca, ossia per l'iperico, l'elicriso e il ciclamino. L'eccezione viene fatta per la camomilla perchè i capolini di camomilla secchi hanno tutti i principi attivi liposolubili. Uno dei componenti dei capolini di camomilla renderebbe l'aroma dell'olio molto amaro (visto che è anche un olio alimentare).
Gli oleolito possono essere fatti in due modi: l'oleolito semplice è costituito dalla macerazione di uno o più vegetali in un olio vettore mentre l'oleolito più complesso (comunque ugualmente facile da fare) si ottiene nello stesso modo ma con l'aggiunta di altre sostante liposolubili o estratti vegetali oleosi (oli essenziali, azulene, squalano, lanolina, ecc.). Sono usati principalmente tre metodi: macerazione (comunemente chiamato metodo a freddo) al buio (tempi di estrazione dai 30 ai 90 giorni), macerazione al sole (tempi di estrazione dai 10 ai 30 giorni) e per digestione (comunemente chiamato metodo a caldo, a bagnomaria a 35°-60° per diverse ore, pronto il giorno stesso).
Per quel che riguarda i tempi di macerazione occorrono dai 7 ai 90 giorni (ci sono diverse teorie sui libri).

Passato il tempo necessario, si filtra con un canovaccio schiacciando il più possibile il vegetale usato per la macerazione. Se si usano piante secche, si lascia riposare 24 ore e si filtra nuovamente con carta (tipo scottex). Se si usano piante fresche si devono aspettare 48 ore. E' possibile che si siano formate due fasi: sul fondo una piccola fase acquosa (data sempre dal vegetale) e sopra una parte oleosa. Per evitare l'irrancidimento dell'oleolito (già delicato in questo senso per le numerose sostanze estratte dal vegetale) si deve decantare con cautela eliminando completamente la parte acquosa oppure aspirare il fondo con una siringa. Sarebbe comunque opportuno aggiungere un antiossidante durante la preparazione (vitamina E/tocoferolo allo 0,3% o altri prodotti simili tipo l'antiranz). Alcune droghe non sono di facile estrazione attraverso l'olio, per cui si utilizzano particolari procedimenti con l'aiuto di alcol, etere e/o ammoniaca. Ci sono delle bellissime tabelle sul "Manuale delle preparazioni erboristiche" da prendere come riferimento. A fine preparazione, l'oleolito rappresenta indicativamente il 15-20% del vegetale macerato.


Utilizzo: oltre che per i massaggi sono ottimi per lenire e proteggere la pelle e i capelli. Gli oleoliti sono adattissimi alla pelle dei bambini (evitiamo di comprare gli oli da banco di note marche che fanno prodotti per bambini perchè in genere sono un concentrato di paraffina liquida) mentre sulla pelle di un adulto è sconsigliabili usarli assoluti (meglio nelle creme, nelle pomate, ecc.). Questo perchè nel bambino, a differenza dell'adulto, ci sono minori secrezioni sebacee e sudoripare, hanno uno strato corneo più sottile, un PH diverso della pelle, una colonizzazione batterica differente. In questo caso è meglio scegliere degli oli leggeri o lo squalano. Anche in questo caso si possono fare degli oleoliti più ricchi aggiungendo sostanze funzionali, eteri e profumi a base oleosa.
Sono indicati anche come olii solari ma in questo caso si usano solo su persone che hanno una pelle più scura o già abbronzata o comunque su fototipi più scuri. In questo caso è meglio miscelare degli oli minerali con oli più leggeri. Sul "Manuale del cosmetologo" c'è scritto che proteggono la pelle (formando un film trasparente) e i capelli (evitando danni fotoindotti tipo secchezza, indebolimento, perdita del colore).  Io su questo punto sono d'accordo solo parzialmente: preferisco proteggere la pelle con un latte solare e non sono abituata ad usare oli a secco sui capelli. Da una parte c'è un film protettivo su pelle e capelli, ma dall'altra si rischia di "cuocere" di più la pelle e i capelli, specie sotto i raggi del sole! Quindi si devono usare oli e sostanze funzionali assolutamente adatti allo scopo e ben studiate! Bisogna capire perchè un olio di oliva è indicato, mentre un altro olio è sconsigliato prima di cimentarci in preparati casalighi per evitare di ritrovarci con una capigliatura stile afro!
Si utilizzano gli oleoliti sopratutto per i massaggi. Anche in questo caso vanno studiati prima di prepararli. Per prima cosa devono evitare l'attrito sulla pelle (tra la mano del massaggiatore e la pelle) e l'ancoraggio (peli, crosticine, ecc.) che tende a provocare irritazioni sulla pelle. Si devono scegliere quindi oli adatti, meglio eteri, e possono essere arricchiti sostanze funzionali diverse, scelte con consapevolezza. Saranno quindi diverse per un massaggio antidolorifico, rilassante, tonificante, ecc.

Nelle Formulazioni: sono molto volubili. In genere si mettono a freddo. Si possono usare con le cere, burri oppure per i lipogel (silice, estratto secco di bamboo) ma anche nelle creme, gel o assoluti.

Conservazione: sono più delicati dei normali oli vegetali e si conservano in bottiglie di vetro scure (o almeno di vetro), al buio e possibilmente sempre ad una temperatura inferiore ai 30°.